Una volta le nonne prendevano per mano i bimbi che non volevano andare a letto e, piano piano, con dolcezza li facevano coricare nei loro lettini con la promessa del racconto di una storia, una fiaba......
Il bimbo, prima recalcitrante, seguiva docilmente la nonna che, spesso, riusciva a rendere meno traumatico il distacco dalla realtà, prendendo dalle profonde saccocce, una caramella di miele.
Iniziava quindi tutta una tiritera giocosa:
"Carlo, nonna ti racconta una favola, quale vuoi quella della della cicala o quella della formica? Quale vuoi che io ti dica?"
Carlo fiducioso ne chiedeva una e la nonna di rimando:
"se tu mi avessi chiesto quella della cicala, ti avrei detto quella della formica ..."
....... e si continuava fino quasi a che Carlo non si spazientiva:
"..... ufffa nonnna, ma tu fai sempre così..... ecco!"
A quel punto, finalmente, si dava avvio al racconto della fiaba con le parole
"..... C'era una volta..... in un paese lontano....",
ma a quel punto Carlo era già quasi crollato addormentato ... e sicuramente non sentiva mai la fine di nessuna fiaba ....neppure quando nonna Emma immancabilmente concludeva:
"Stretta e la foglia..... larga e la via .... dite la vostra ... che ho detto la mia".
Sono trascorsi molti anni e mia figlia Marta, da piccola, ripeteva questa frase, troncando l'inizio di ogni parola.........e ingarbugliando il resto in un modo così simpatico che ancora oggi lo ricordo!
Ormai tutto è cambiato e questa funzione di trasmissione di saperi è stata assunta da altre figure.
Le nonne di una volta non ci sono più oggi c'è internet e ci sono i blog, questo infatti è un nonnoblog!
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