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Il Mulino ad acqua di Riolitto

la "raffota" del mulino



Questa pagina potrebbe iniziare con il fiabesco incipit:
"C'era una volta, in un paesino abruzzese, un mulino ad acqua che macinava continuamente il grano per farne farina da sfamare ........."
invece il mulino della fiaba c'è ancora ed è posto "a fiume" (fiume Aterno).

Appena passato l'abitato di Barete, andando verso Montereale, sulla strada statale "Picente",  dopo circa un chilometro, a sinistra c'è una deviazione che riporta l'indicazione "S. Eusanio".
Dopo circa un chilometro si incontra, sulla destra il Mulino ad acqua di Barete.

L'antico nome "Riolitto" viene attribuito al canale di adduzione dell'acque del fiume Aterno, fosso che è stato costruito dagli antichi abitanti di Barete in una sola notte.

Appena scesi dall'auto vi imbatterete nel sorriso mite di Franco "ju molenaro" che, se lo chiedete, vi farà visitare volentieri il piccolo mulino, ancora in funzione.


Nei locali del mulino, in penombra, l'odore dolce della farina si mescola a quello dei ricordi.




Franco Cavalli (ju molenaro)



Il brontolio lento e costante della macina in pietra, che sbriciola inesorabilmente il granturco, fa da sottofondo musicale allo svolgersi dei racconti di Franco che narrano della fatica di mantenere viva una tradizione, quella della molitura con tecniche tradizionali ed esprimono, contestualmente,  l'incertezza per il futuro del suo mulino!

Anche la moglie di Franco, Gigia potrà simpaticamente deliziarvi con racconti di prima mano.





Certo non sempre la portata esigua del fiume Aterno, consente il lavoro del mulino con la spinta dell'acqua, ma sono pochi i momenti in cui è necessario ricorrere all'ausilio dell'energia elettrica.



La macina in funzione

 L'alveo fluviale è stato oggetto di violenze indicibili, lo sconvolgimento dell'abitat costituito dal passaggio della superstrada ha avuto un impatto enorme, ma occorre essere onesti e dire che i danni maggiori erano già stati fatti!





Ricordo, non senza nostalgia, di aver più volte mangiato squisiti spaghetti ai gamberi di fiume, pescati proprio in quel fiume Aterno oggi pressochè totalmente distrutto dall'incuria e dagli scarichi industriali e civili privi di depurazione.

e....in lontananza, Barete


Una  seria riqualificazione di questo corso d'acqua potrebbe forse contribuire a risollevare, sia pure in minima parte, l'economia del paese ricostituendo quell'oasi di tranquillità che ha rappresentato per decenni.

Un particolare ringraziamento a Franco Cavalli che contribuisce, con la sua attività, a mantenere vive le tradizioni di Barete. 

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